L’inflazione crescente e le conseguenti previsioni al rialzo sui tassi di interesse rischiano di far aumentare i costi di finanziamento degli immobili. Di conseguenza, l’eventualità che si verifichi un impatto negativo sullo stock di NPL è concreta, in particolare se questa situazione fosse destinata a protrarsi nel medio e lungo termine.
Nell’articolo di oggi vedremo di fare il punto sulle prospettive che riguardano gli NPL immobiliari.
I tassi di interesse sono rimasti ai minimi storici per alcuni anni, ma ora la situazione sembra davvero destinata a cambiare. L’aumento dell’inflazione non pare più destinato a essere un fenomeno solo temporaneo. Gli strascichi della pandemia, uniti alle conseguenze del conflitto russo-ucraino, hanno attivato il campanello d’allarme delle Banche centrali, tanto che un loro intervento è oramai dato per scontato.
Questo è certamente il caso della Federal Reserve americana, che ha recentemente previsto un aumento del tasso di riferimento di 0,5 punti percentuali, ma anche la BCE è sulla stessa linea d’onda.
In proposito, l’Eurirs ha già subito un aumento, situandosi all’1,8% ad aprile per i mutui di durata ventennale, con ripercussioni anche sui mutui a tasso fisso erogati dalle banche italiane. Secondo i dati pubblicati dalla Banca d’Italia e riportati dal quotidiano Avvenire, a marzo il tasso annuale effettivo globale è salito al 2,01% (mentre a febbraio si situava ancora all’1,85%).
Un discorso in parte diverso va fatto per i mutui a tasso variabile. A differenza dell’Eurirs, l’Euribor è attualmente ancora in calo. Una situazione che potrebbe però mutare abbastanza velocemente, andando a influire sul costo di finanziamento degli immobili.
Quale impatto possiamo aspettarci sullo stock di NPL immobiliari? In questo senso, sono proprio i mutui a tasso variabile a porre maggiori criticità. Se la necessità di contenere l’inflazione dovesse persistere nel medio e lungo termine, sarebbero i mutuatari che hanno scelto questa formula a incontrare eventuali problemi nel tenere fede ai loro impegni finanziari. E ciò vale in particolare quando l’ammontare della rata è anch’esso variabile. Nei casi in cui invece è comunque prevista una rata costante, il piano di rimborso verrà spalmato su più anni contenendo il rischio di inadempienza.
Nel contesto attuale fare previsioni non è facile, ma una cosa è certa. Nonostante l’ottima reazione del sistema bancario durante la pandemia, lo stock di NPL va tenuto sotto stretto controllo. Nelle scorse settimane abbiamo parlato di come la guerra in Ucraina e le sanzioni economiche imposte alla Russia stiano mettendo sotto pressione molte imprese italiane. L’aumento dei tassi di interesse (che riguarda i mutui ipotecari ma non solo) va ad aggiungere un nuovo tassello a uno scenario che, senza voler drammatizzare, non si presenta certo come dei più rosei.
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