Secondo un articolo pubblicato dal Sole24Ore, sarebbero circa 800mila le imprese italiane ad aver contratto uno o più prestiti a tasso variabile. In un contesto di aumento dei tassi di interesse e in cui il costo delle materie prime è alle stelle, il rischio è che molte di queste finiscano per trovarsi in difficoltà. La cessione potrebbe rivelarsi ancora una volta uno strumento chiave al fine di contenere la situazione.
Ultimamente l’inflazione sta facendo parlare molto di sé tanto che, dopo gli aumenti del tasso di riferimento annunciati dalla Federal Reserve, anche la BCE si è decisa a seguire la stessa via. Gli aumenti pianificati dalla Banca centrale europea al momento sono due – il primo dello 0,25%, il secondo ancora da definire – ed entrambi verranno attuati nel corso dell’estate.
Questa situazione è con tutta probabilità destinata a porre dei problemi di una certa rilevanza, non solo per quanto concerne il finanziamento del debito pubblico, ma anche per tutte quelle imprese che si sono indebitate ricorrendo al tasso variabile. Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, sarebbero almeno 800mila e per loro l’accesso al credito sarà inevitabilmente più caro già a partire dal breve termine. Se a questo aggiungiamo i costi delle materie prime alle stelle, i limiti all’attività di import-export da e verso alcuni paesi e il rischio di recessione, non è difficile capire come molte di queste rischino di trovarsi presto in serie difficoltà.
Nel nostro paese, quello dell’emergenza riguardante gli NPL è un tema ricorrente da anni. In particolare, durante la pandemia è emersa con decisione la necessità di ricorrere a nuove strategie orientate al recupero sostenibile per cercare di gestire al meglio il fenomeno, evitando che arrivi a compromettere la stabilità del nostro sistema bancario e dell’intero tessuto economico.
Lo strumento della cessione ha cominciato a essere percepito in un’ottica nuova, che prevede un maggiore coinvolgimento dei servicer di piccole e medie dimensioni. Questi ultimi tendono infatti ad acquistare pacchetti più contenuti, ma sono al contempo disposti a investire di più nel recupero e nella rivalorizzazione.
A fronte della nuova situazione critica che stiamo vivendo, la cessione concepita in questo modo potrebbe rivelarsi ancora una volta uno degli strumenti chiave per la gestione di una possibile nuova emergenza.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
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