A fine giugno 2021 è finalmente stato raggiunto l’accordo tra il Parlamento e il Consiglio europeo che dà il via libera alla nuova direttiva riguardante il mercato secondario degli NPL.
Se ne discuteva ormai da tempo e forse proprio il contesto attuale ha fatto da catalizzatore: lo scenario post-Coronavirus dovrà essere affrontato utilizzando tutte le risorse a disposizione per scongiurare una nuova crisi del debito.
Proprio in questo scenario, si inserisce la nuova direttiva europea: i suoi principali obiettivi consistono nell’armonizzare le modalità di cessione degli NPL all’interno dell’Unione e favorire lo sviluppo del mercato secondario, considerato ormai lo strumento principe che consente di attuare una gestione efficiente dei crediti deteriorati.
La direttiva favorirà la libera concorrenza sul mercato secondario, migliorando la trasparenza e mirando a un aumento generale dei prezzi a cui gli NPL vengono ceduti. Una buona notizia per le banche ma anche per i debitori, perché i servicer saranno di conseguenza incentivati a puntare sempre di più sulla rivalorizzazione.
Non manca neppure una particolare attenzione verso la tutela diretta dei debitori. Questi dovranno essere tempestivamente informati riguardo alla cessione del credito e protetti da eventuali cambiamenti nelle condizioni contrattuali. In questo modo, potranno contare sulla ragionevole certezza di non incorrere in un aggravamento della loro situazione finanziaria.
La nuova direttiva UE sul mercato secondario degli NPL dovrà essere recepita dall’ordinamento giuridico di ciascun Stato membro entro due anni dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Si tratta di un passo importante verso l’armonizzazione del mercato secondario degli NPL che, molto probabilmente, sarà sempre più improntato al recupero sostenibile e alle strategie di valorizzazione nel medio e lungo termine.
Quello del recupero sostenibile degli NPL è un tema più che mai attuale. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, sono stati molti gli esponenti del settore a sottolineare la necessità di pensare a una gestione diversa, maggiormente improntata all’analisi de singolo caso concreto e alla massimizzazione delle probabilità di recupero.
Proprio per questo motivo, ai servicer tradizionali – tipicamente interessati ad acquisire maxi-pacchetti multimilionari – si stanno affiancando sempre di più anche operatori di piccole e medie dimensioni, che puntano invece ad acquisire pacchetti più piccoli o addirittura singoli crediti, da recuperare poi su un orizzonte temporale più lungo.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
Ogni credito deteriorato è un investimento che seguiamo da vicino e che valorizziamo al meglio, per preservarne il valore e garantire una gestione sostenibile per tutte le parti coinvolte.
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