Negli ultimi tempi si sente molto parlare di recessione in Europa e i timori che questa sia effettivamente alle porte si sono ormai fatti piuttosto concreti. Si tratta di uno scenario che potrebbe causare non poche difficoltà al nostro sistema bancario, già parzialmente sotto pressione per la gestione dei crediti “ex moratoria” di cui abbiamo parlato poche settimane fa.
In questo articolo faremo il punto sulla situazione attuale e ci concentreremo su alcune strategie che possono essere implementate al fine di contenere il fenomeno dei crediti deteriorati.
Dicevamo che l’eventualità di una recessione in Europa non è più così lontana. Difficile stimare quando arriverà, come si manifesterà e la portata dell’impatto che produrrà sulla nostra economia. Certo è che per il momento sta facendo i titoli dei giornali e che anche la paura di una nuova emergenza NPL sta tornando a farsi sentire.
Un calo significativo dell’attività economica porrebbe infatti delle nuove difficoltà per le nostre imprese, attualmente molto provate dall’aumento dei costi dell’energia e di altre materie prime strategiche. Di questa situazione soffrirebbe, di riflesso, anche il nostro sistema bancario, già messo alla prova da un biennio di pandemia. Una recessione, unita all’aumento dei tassi di interesse, porrebbe infatti delle nuove criticità in merito al rischio di insolvenza, in primis delle imprese e, in secondo luogo, anche dei consumatori.
Su un punto in particolare occorre essere chiari: se questa nuova emergenza dovesse effettivamente palesarsi, dovremo farci trovare pronti per affrontarla al meglio delle nostre possibilità. Già durante la pandemia abbiamo avuto modo di constatare che – adottando i dovuti accorgimenti e orientandosi verso una gestione sostenibile sotto tutti i punti di vista – il fenomeno degli NPL può essere tenuto sotto controllo nella maggior parte delle situazioni. Fondamentale è intervenire in modo tempestivo e focalizzato sulla rivalorizzazione del credito.
Ecco dunque che, ancora una volta, lo strumento della cessione potrebbe rivelarsi cruciale. Un credito deteriorato “preso per tempo” è più facilmente cedibile, anche in un’ottica di recupero sostenibile. I servicer di piccole e medie dimensioni costituiscono il cuore di questo meccanismo di valorizzazione: spesso sono interessati a investire in un’ottica di medio e lungo periodo focalizzandosi sul potenziale di ogni singolo credito. In concreto, questo significa maggiori probabilità di recupero, cosa che si traduce poi in un’attenuazione dell’impatto sul sistema economico nel suo complesso.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
Il nostro operato si fonda su strategie di gestione degli NPL immobiliari sostenibili e concepite ad hoc, con l’obiettivo di massimizzare le possibilità di recupero e di preservare il valore dei crediti deteriorati.
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