Circa un terzo dei crediti “ex moratoria”, ovvero i finanziamenti assistiti da garanzia statale e finalizzati alla gestione della crisi generata dal Covid-19, sarebbe a rischio di mancato recupero. Questo il quadro che emerge dai dati recentemente pubblicati da Banca Ifis e ripresi dalla testata Affaritaliani.it.
Cosa possiamo dedurre da questo nuovo scenario? Dobbiamo temere una nuova ondata di NPL con una conseguente instabilità del sistema bancario e della nostra economia? Nei paragrafi a seguire cercheremo di fare il punto.
In Italia, ammonta a un terzo la quota dei crediti “ex moratoria” che presentano delle problematiche dal punto di vista delle probabilità di recupero. Si tratta di un dato più elevato rispetto alla media europea in misura del 5%.
Secondo gli esperti che si sono pronunciati sulla questione, è dunque ragionevole attendersi un aumento dello stock di crediti deteriorati nel corso dei prossimi due anni. Si tratta senz’altro di un campanello di allarme che non va ignorato, d’altra parte dobbiamo però considerare il fatto che i crediti ex moratoria rappresentano soltanto il 3,2% dei finanziamenti complessivi. Inoltre, la maggior parte di questi sono ancora crediti in bonis, in merito ai quali sono state semplicemente rilevate alcune criticità.
Data l’effettiva portata della situazione, per gli istituti di credito restano aperte diverse possibilità per gestire il fenomeno in modo efficace. Un credito in bonis è per definizione più facilmente gestibile rispetto a una sofferenza, in primo luogo perché a questo stadio le probabilità di riuscire a massimizzarne il recupero sono ancora concrete.
Un intervento ben calibrato e pianificato per tempo dovrebbe permettere di agire con una certa flessibilità, puntando a un recupero che sia sostenibile per tutte le parti coinvolte. In questo frangente, ancora una volta lo strumento della cessione e il coinvolgimento dei servicer, in particolare di quelli interessati a rivalorizzare i crediti in un’ottica di medio e lungo periodo, si presentano come degli alleati preziosi.
A nostro avviso, l’implementazione di una strategia che tenga conto di questi elementi dovrebbe permettere di contenere l’aumento previsto, limitando le ripercussioni negative sul sistema bancario e sull’intera economia.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
Il nostro operato si fonda su strategie di gestione degli NPL immobiliari sostenibili e concepite ad hoc, con l’obiettivo di massimizzare le possibilità di recupero e di preservare il valore dei crediti deteriorati.
Per maggiori informazioni, visita il nostro sito e contattaci. I nostri esperti sono a tua disposizione per rispondere alle tue domande.