Il prossimo 30 settembre Moody’s emetterà un nuovo giudizio sul rating dell’Italia. Gli interrogativi sono molti, soprattutto se consideriamo il fatto che il nostro paese ha già ricevuto un avviso dalla nota agenzia di rating.
Come riportato dal quotidiano Milano Finanza, Moody’s ha comunicato che, in ragione del contesto e della congiuntura economica, la principale priorità del nuovo governo dovrà riguardare la gestione del debito pubblico. Il rating attuale dell’Italia è Baa3 e, se dovesse scendere al di sotto di questa soglia, finirebbe nel comparto high yield o “junk”.
Sono tutt’altro che rosee le prospettive per l’Italia in merito al rating stabilito dall’agenzia Moody’s. Quello attuale, Baa3, unito a un outlook negativo, lascia infatti spazio all’eventualità di scendere sotto la soglia che segna l’inizio del grado di non-investimento.
Per conoscere l’effettiva decisione di Moody’s non ci resta che attendere venerdì. Certo è che, se in futuro il rating dell’Italia dovesse scendere, il costo del debito pubblico aumenterebbe inevitabilmente, come pure lo spread tra Btp e Bund. Tutto questo in un contesto di tassi già di per sé al rialzo.
Nel frattempo, è interessante rimarcare che l’agenzia di rating ha già comunicato i punti chiave su cui dovrà concentrarsi l’attività del nuovo governo al fine di contenere l’impatto sul merito creditizio.
Sempre in base a quanto riportato da Milano Finanza, i nodi centrali sarebbero costituiti dalla gestione del debito pubblico, l’attuazione del Pnrr, il rincaro energetico, l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse.
Quest’ultimo punto riguarda in particolare il settore dei crediti deteriorati che, come abbiamo già preannunciato più volte, rischia di dover affrontare una nuova crisi dovuta in particolar modo alle imprese costrette a rifinanziarsi a un costo più elevato rispetto a prima.
Ancora una volta, ci si trova dunque nella situazione di dover definire una strategia chiara per fronteggiare una nuova possibile emergenza nel settore degli NPL. In questo senso, lo strumento della cessione ha già dimostrato più volte di essere una soluzione efficace, in grado di ridurre sensibilmente l’impatto sui bilanci bancari.
Il coinvolgimento dei servicer, in particolare di quelli che adottano un’ottica di sostenibilità e rivalorizzazione del credito, ci appare come una delle soluzioni che certamente andranno prese in dovuta considerazione anche in questo nuovo frangente.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
Il nostro operato si fonda su strategie di gestione degli NPL immobiliari sostenibili e concepite ad hoc, con l’obiettivo di massimizzare le possibilità di recupero e di preservare il valore dei crediti deteriorati.
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