Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, è possibile che entro fine anno assisteremo a una nuova ondata di cartolarizzazioni garantite dallo Stato. Nello specifico, si parlerebbe di sei operazioni per un ammontare complessivo intorno ai 10 miliardi di euro.
Se questa prospettiva dovesse effettivamente concretizzarsi, sarebbe l’ennesima conferma di come la cessione dei crediti deteriorati sia ormai uno strumento di fondamentale importanza al fine di garantire la stabilità del sistema bancario.
Le sei operazioni che potrebbero concludersi entro la fine del 2021 sarebbero finalizzate a “ripulire” i bilanci degli istituti bancari interessati prima della chiusura dell’anno contabile.
Oltre a questo, c’è anche un altro aspetto da considerare: lo strumento della garanzia statale giungerà a scadenza nel giugno 2022 e per il momento ancora non si sa se sarà oggetto di proroga.
La GACS – ricordiamolo – si pone l’obiettivo di sostenere le banche che si apprestano a cedere pacchetti di NPL di grandi dimensioni. In buona sostanza, si tratta di una cartolarizzazione assistita a tutela di chi investe nei titoli emessi dalle società veicolo cessionarie.
La crisi economica generata dalla pandemia ha evidenziato un aspetto fondamentale per quel che riguarda la gestione degli NPL: servono politiche di recupero sostenibili, finalizzate a valorizzare i crediti deteriorati e a supportare in modo concreto il sistema economico.
L’attuazione di questo principio non è tuttavia sempre facile. In molti casi, gli istituti bancari si trovano a dover cedere grandi pacchetti di NPL in tempi brevi e ciò presuppone che dall’altra parte ci sia un grosso operatore intenzionato a riprenderli integralmente. Proprio le dimensioni possono costituire un ostacolo al recupero sostenibile.
Quando nelle operazioni di cessione vengono coinvolti anche servicer di piccole e medie dimensioni, le probabilità che questi siano disposti a investire sulla rivalorizzazione delle posizioni deteriorate sono in linea di principio maggiori. Tendono ad acquisire pacchetti più piccoli e di conseguenza hanno la possibilità di concentrare i loro sforzi su ogni singolo credito. L’inclusione di questi nuovi attori nelle operazioni di cartolarizzazione è sempre più frequente. Da qui, l’obiettivo di riuscire a realizzare in futuro una rete di servicer che sia in grado di ottemperare alle necessità delle banche, ma che allo stesso tempo sappia anche valorizzare le posizioni deteriorate adottando un orizzonte di medio e lungo termine.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti immobiliari deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
Il nostro operato si fonda sull’ottimizzazione delle probabilità di recupero e sulla conservazione del valore, due obiettivi che possono essere raggiunti soltanto attraverso un’attività di gestione strategica e sostenibile.
Per maggiori informazioni, visita il nostro sito e contattaci. I nostri esperti sono a tua disposizione per rispondere alle tue domande.