La crisi economica generata dal Coronavirus ci porta ad attendere un’ondata di NPL nel 2021, quando giungeranno a scadenza le moratorie sui prestiti.
Proprio questa nuova ondata è stata oggetto di particolare attenzione durante l’NPL meeting, svoltosi a Cernobbio il 30 settembre. Molto spazio è stato dedicato agli scenari a cui potremmo assistere a partire dal prossimo anno e al grado di preparazione del sistema bancario.
In base alle previsioni più recenti, il tasso di crediti deteriorati nel nostro paese potrebbe aumentare dall’attuale 1,3% al 2,8% nel 2021. Un dato che sicuramente richiede particolare attenzione e che potrebbe segnare l’inizio di una nuova emergenza NPL.
Eppure, dall’NPL meeting sono emerse dichiarazioni incoraggianti. Secondo Luciano Colombini, AD di Banca Ifis, il sistema bancario di oggi è decisamente più preparato a fronteggiare una crisi di questo tipo rispetto al 2013. I sistemi di identificazione e sorveglianza dei crediti deteriorati si sono nel frattempo evoluti, come pure le strategie di gestione implementate nel corso degli ultimi anni.
In questo contesto, sarà però il ruolo giocato dai servicer a rivelarsi fondamentale. Le società specializzate nella gestione, nel recupero e nella valorizzazione degli NPL sono ormai determinanti su questo mercato, dando alle banche la possibilità di cedere i loro pacchetti di crediti deteriorati e di ridurre in modo significativo le esposizioni a rischio.
Attraverso lo strumento della cessione, le banche possono trasferire il rischio di solvibilità a quegli attori del mercato che dispongono delle competenze necessarie per massimizzare le probabilità di recupero. E proprio l’attività dei servicer sarà cruciale per affrontare la nuova ondata di NPL in arrivo, consentendo al sistema bancario di continuare a operare in maniera efficiente.
CI NPL è la società del Gruppo Case Italia che si occupa di acquistare, gestire e recuperare pacchetti di crediti deteriorati in collaborazione con i maggiori istituti di credito italiani.
Il nostro operato si fonda sull’ottimizzazione delle probabilità di recupero e sulla conservazione del valore, due obiettivi che possono essere raggiunti soltanto attraverso un’attività di gestione strategica e sostenibile.
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