Rendimenti attesi dagli NPL in calo fino al 20%.

Questa l'ipotesi peggiore secondo un rapporto pubblicato da Ernst & Young.

In base alle previsioni di Ernst & Young, a seguito del Coronavirus i rendimenti dei portafogli di NPL potrebbero subire un calo fino al 20%. Questo però nella peggiore delle ipotesi. EY ha infatti ipotizzato anche un altro scenario decisamente più positivo, in cui i rendimenti non dovrebbero calare oltre il 5%.

Certo, tra il calo pronosticato nell’ipotesi peggiore e quello invece associato al best case scenario non si può che riscontrare una variazione percentuale significativa. È dunque più che legittimo chiedersi quali saranno i fattori che influiranno maggiormente sul calo che verrà effettivamente constatato nel medio termine.

Da cosa dipenderà l’andamento del mercato italiano degli NPL

Sempre secondo Ernst & Young, buona parte di questi fattori sarebbero da ricondurre all’attività giudiziaria. In base al rapporto recentemente pubblicato dalla nota società di revisioni e consulenze, l’effettivo calo del rendimento degli NPL sarà in buona parte determinato:

• dalla protrazione dei rallentamenti dovuti alla chiusura dei Tribunali;
• dall’impatto prodotto dall’incremento delle aste giudiziarie e conseguentemente dalla riduzione del valore dei beni sottoposti a pignoramento.

A essere particolarmente toccati dall’evoluzione di queste due variabili saranno gli NPL immobiliari. Attualmente, si stima che il valore di perizia degli immobili all’asta si aggiri complessivamente intorno agli 88 miliardi di euro, mentre nel primo semestre del 2020 abbiamo assistito a un calo delle aste immobiliari del 62% rispetto ai primi sei mesi del 2019.

Affrontare le nuove sfide poste dal mercato degli NPL

Gli specialisti di questo settore guardano a questa esplosione di crediti deteriorati adottando punti di vista in parte diversi tra loro, ma su un punto sembrano essere tutti d’accordo: occorre implementare nuove strategie.

In questo contesto, si inserisce lo strumento della cessione che, se implementato in un’ottica di sostenibilità e conservazione del valore, può rivelarsi una strategia decisamente efficace per contenere e gestire adeguatamente il fenomeno.

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